Le stampanti 3D e il loro impiengo in medicina


Le stampanti 3D e il loro impiengo in medicina 

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Dal 5 al 7 marzo a fieramilanocity si affronterà l'argomento il futuro delle stampanti 3D nella medicina nel corso 3D Print Hub in particolare il tema centrale di questi ultimi tempi è la stampa di organi artificiali. Nel 2014 in Olanda ci fu il primo trapianto di cranio stampato in 3D, la paziente soffriva di un grave inspessimento della calotta cranica che le sarebbe stato fatale, l'intervento durò 23 ore e dopo la dopo la degenza la donna non avuto nessun rigetto, anzi è quasi impossibile notare cicatrici di un intervento così invasivo.

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Il tema degli organi artificiali è il più in evidenza nell'ambito della chirurgia, la possibilità di utilizzare la stampante 3D permette una fedele riproduzione degli organi tanto che in chirurgia vascolare aiuta i chirurghi a riprodurre la patologia a carico dei vasi, in particolare della'aorta, come aneurismi e dissezioni e nella chirurgia addominale, con interventi effettuati con chirurgia laparoscopica o robotica.

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Anche nel settore medicale tramite le nuove tecnologie e la stampa 3D è possibile rendere completamente digitale e più curata la produzione dei dispositivi medici su misura come ad esempio tutori anatomici ed ortesi. I pazienti quindi possono personalizzare il prodotto nella sua estetica, nelle funzionalità e nelle prestazioni terapeutiche senza alcun costo aggiuntivo e con assoluta precisione. Al tempo stesso, il miglioramento delle macchine TC, sempre più performanti, permette un post-processing tridimensionale che sta rivoluzionando la medicina attuale, soprattutto all’interno della sfera ortopedico-traumatologica.
"Grazie alla stampa 3D - precisa Nicola Bizzotto, chirurgo ortopedico dell'Università degli Studi di Verona - oggi abbiamo la possibilità di toccare con mano e vedere concretamente, in rapporto 1:1, una lesione o una frattura, consentendo così una migliore valutazione del quadro clinico e un miglioramento del planning chirurgico”.

fonti: businesspeople.it

 


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