La mano robotica del progetto My Hand


La mano robotica del progetto My Hand

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La scuola superiore Sant'Anna di Pisa ha presentato una nuova mano robotica per il progetto my hand. La mano ha la peculiarità di poter essere controllata con il pensiero e di restituire sensazioni simili al tatto,e' una innovazione nel campo delle protesi perchè evita ai pazienti di sottoporsi ad interventi di chirurgia per poterla usare.

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I movimenti e le prese della mano possono essere attivate e controllate in maniera pressoche' naturale attraverso sensori (facilmente) indossabili, i quali rilevano i segnali nervosi che attraversano i muscoli, quando si compiono tali movimenti. Cosi' le intenzioni della persona possono diventare i movimenti della protesi. I sensori tattili integrati sulle dita registrano le interazioni con l'ambiente e  grazie a un sistema di piccoli vibratori posizionati sulla parte che resta dell'arto e' possibile restituire sensazioni tattili, ripristinando anche quello che i ricercatori definiscono il ritorno sensoriale fisiologico. Il grande vantaggio di tutte queste tecnologie,come espresso nell'introduzione, e' la possibilita' di essere impiantate senza la necessita' di passare dalla sala operatoria e di agire in maniera invasiva sul paziente. Per ottenere tali risultati, il team dell'Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant'Anna ha seguito un metodo altrettanto innovativo che, con un solo motore, consente la rotazione del pollice o la flessione dell'indice in maniera alternata. 

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