Posted in robotica
04/12/2014

Il progetto SmartHand a cui ha collaborato l'Italia


Il progetto SmartHand a cui ha collaborato l'Italia

smarthand

 

Il progetto SmartHand è stato un progetto europeo interdisciplinare che ha unito biotecnologie e tecnologie informatiche con neuroscienze cognitive per sviluppare una mano artificiale con tutte le caratteristiche della mano umana, cercando di riprodurre in modo minimale tutti i movimenti e la forma oltre alla implementazione della sensibilità. IL progetto era destinato a risolvere i problemi per tutte quelle persone che sono state costrette ad usare una protesi di plastica senza nessuna possibilità di funzioni pratiche ma solo estetiche. Il progetto ebbe inizio nel novembre 2006 e si concluse a gennaio 2010 i paesi che parteciparono furono : Svezia (coordinatore), Danimarca, Italia, Israele, Irlanda e Islanda.

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SmartHand è in grado di mandare un segnale al cervello quando viene toccata provocando le stesse sensazioni della mano amputata nella persona, è in grado di ricevere i segnali emanati dal cervello tramite il solo pensiero "aprire" "chiudere" la mano grazie all'interfaccia della SmartHand. I soggetti che furono sottoposti alla prova di questa hanno dichiarato che è come se facesse parte del proprio corpo e che la loro mano non fosse mai stata amputata. SmartHand è stata progettata con un numero di piccoli motori che consentono il movimento di ogni singolo dito separatamente così come i sensori controllano quanta forza sta utilizzando per tenere in pugno l'oggetto.

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Anche se come vedete dal video la mano è veramente verosimile ad una mano vera, le persone che hanno subito amputazioni sono spesso sotto antibiotici e spesso soffrono di dolori fantasma ovvero sentire dolori alla parte amputata che non esiste, inoltre sono soggetti a depressione, distorsione della propria immagine e paura del rifiuto da parte della società e questi problemi non sono risolvibili solo tramite l'innesto della SmartHand ma solo tramite terapia psicologica, quindi la protesi del progetto può solo dare dei benefici limitati, può muoversi in modo limitato ha bisogno di pesanti batterie ed è difficile da tenere pulita, come risultato molte persone amputate hanno deciso di non utilizzarla.

In totale il progetto è costato 1 980 000€ con il contributo EU di 1 800 000€.

 

 


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